Letter to Myself. #5

By 5:34 PM ,

In questo periodo mi è mancata un po’ l’ispirazione, non mi sentivo di parlare di niente in particolare,
mi sento come se fossi in continua attesa,
e ho come la sensazione che durerà ancora per un po’.

Potrei definirlo un momento di stand by; la calma rima della tempesta si dice, no?
Mi sento esattamente cosi.

Il problema è che io non vedo l’ora che mi travolga questa tempesta,
gli sto letteralmente correndo in contro.

Ma a quanto pare non è ancora il mio momento.

Proprio perché non mi sento travolta da emozioni e avvenimenti particolari, ho deciso di fare una cosa che molti ragazzi fanno prima di partire, o all’inizio del loro viaggio:

Scrivere una lettera a me stessa.

Penso che possa davvero aiutarmi a vedere la differenza tra dove sono ora e dove sarò tra un anno quando la rileggerò;

Sia fisicamente che a livello personale.

Ve la lascio qui se volete dare un occhiata.


“ Ciao Sara,
Spero con tutta me stessa, che tutto vada bene,
spero anche che tu stia leggendo questa lettera con il sorriso sulle labbra, quello di chi sta vivendo il suo sogno;
e che la tua vita sia cambiata, in senso buono ovviamente;
non che sia mai stata brutta, ma avevi bisogno di un cambiamento.

Posso aggiungere una vana speranza?

Dimmi che non sei ingrassata troppo ti prego!
Ti eri ripromessa di fare sport, mi raccomando!

Comunque, se stai leggendo in teoria va tutto bene, quindi continuo:

La te che sta scrivendo ora ha molte domande, molte delle quali sono certa avranno trovato risposta, 
Ad esempio tu sei li, magari di fianco a chi ti sta ospitando, magari ridete, scherzate, ecco, di persone io ancora non so niente
 Sei dall’altra parte del mondo, in California, in una città a me al momento ignota.

Tu hai già affrontato una marea di problemi: l’imbarazzo, la timidezza, la nostalgia…

Tu hai già avuto l’occasione di vedere chi è rimasto e chi invece si è fatto allontanare dalla distanza fisica,
 ora posso solo immaginare chi potrebbe essere.

Spero di non essere rimasta sola comunque.

E spero di non aver pianto troppo.  Perché anche se è un pensiero stupido, vorrei essere diventata più forte.
Più sicura di me stessa,

Spero di essermi adattata, visto che la mamma dice che: “sono abituata troppo bene”, forse è vero, 
ma questo non ti ha fermato giusto?

Dimmi che sei più in forma che mai, perché confido molto in te,
dimmi che non vuoi più tornare a casa, perché ti stai divertendo troppo, perché  ti senti viva, perché ti senti amata.

Lo so che avevo sempre detto di non voler avere grandi aspettative,
e non ne ho te lo giuro,
 sto solo scrivendo le mie più grandi speranze, quelle che tutti hanno,
anche quelli che lo negano.

Ancora una cosa,
mamma e papà stanno bene? ti sono venuti a trovare?
La mamma ha pianto sicuro, e papà, lui non si sarà fatto vedere…

Per concludere, ti prego, ricorda una cosa;

Comunque vada e con chiunque tu sia in questo momento,
Ci stai riuscendo, e anche se a volte magari ti senti sola,
a volte attraversi dei momenti difficili,
ricorda da dove sei partita,
Proprio da qui, dove sono io ora, seduta nella mia camera in Italia,
 senza la minima idea di dove questa avventura mi porterà.

Ripensa a quante cose hai imparato e ripensa a quanto hai sognato tutto quello che stai vivendo.

Cerca di goderti a pieno ogni momento, perché queste opportunità non capitano tutti i giorni.

Sii grata per tutto questo, nel bene e nel male.

Non smettere mai di crederci, perché se lo fai, beh, perso in partenza.

La felicità non è una destinazione, ma un modo per viaggiare.

Non te lo dimenticare.,
affronta sempre tutto con il sorriso sulle labbra.

Fai vedere a tutti chi sei veramente,
 prenditi la libertà di essere te stessa.

Scriverlo è molto più semplice che farlo, vero?
Però, alla fine, basta volerlo.

Buona fortuna, Sara.”





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