Letter to Myself. #5

mi
sento come se fossi in continua attesa,
e
ho come la sensazione che durerà ancora per un po’.
Potrei
definirlo un momento di stand by; la calma rima della tempesta si dice, no?
Mi
sento esattamente cosi.
Il
problema è che io non vedo l’ora che mi travolga questa tempesta,
gli
sto letteralmente correndo in contro.
Ma
a quanto pare non è ancora il mio momento.
Proprio
perché non mi sento travolta da emozioni e avvenimenti particolari, ho deciso
di fare una cosa che molti ragazzi fanno prima di partire, o all’inizio del
loro viaggio:
Scrivere una lettera a me stessa.
Penso
che possa davvero aiutarmi a vedere la differenza tra dove sono ora e dove sarò
tra un anno quando la rileggerò;
Sia
fisicamente che a livello personale.
Ve
la lascio qui se volete dare un occhiata.
“
Ciao Sara,
Spero
con tutta me stessa, che tutto vada bene,
spero
anche che tu stia leggendo questa lettera con il sorriso sulle labbra, quello
di chi sta vivendo il suo sogno;
e
che la tua vita sia cambiata, in senso buono ovviamente;
non
che sia mai stata brutta, ma avevi bisogno di un cambiamento.
Posso
aggiungere una vana speranza?
Dimmi
che non sei ingrassata troppo ti prego!
Ti
eri ripromessa di fare sport, mi raccomando!
Comunque,
se stai leggendo in teoria va tutto bene, quindi continuo:
La
te che sta scrivendo ora ha molte domande, molte delle quali sono certa avranno
trovato risposta,
Ad esempio tu sei li, magari di fianco a chi ti sta
ospitando, magari ridete, scherzate, ecco, di persone io ancora non so niente
Sei dall’altra parte del mondo, in California, in
una città a me al momento ignota.
Tu
hai già affrontato una marea di problemi: l’imbarazzo, la timidezza, la
nostalgia…
Tu
hai già avuto l’occasione di vedere chi è rimasto e chi invece si è fatto
allontanare dalla distanza fisica,
ora posso solo immaginare chi potrebbe essere.
Spero
di non essere rimasta sola comunque.
E
spero di non aver pianto troppo. Perché anche
se è un pensiero stupido, vorrei essere diventata più forte.
Più
sicura di me stessa,
Spero
di essermi adattata, visto che la mamma dice che: “sono abituata troppo bene”,
forse è vero,
ma questo non ti ha fermato giusto?
Dimmi
che sei più in forma che mai, perché confido molto in te,
dimmi
che non vuoi più tornare a casa, perché ti stai divertendo troppo, perché ti senti viva, perché ti senti amata.
Lo
so che avevo sempre detto di non voler avere grandi aspettative,
e
non ne ho te lo giuro,
sto solo scrivendo le mie più grandi speranze,
quelle che tutti hanno,
anche
quelli che lo negano.
Ancora
una cosa,
mamma
e papà stanno bene? ti sono venuti a trovare?
La
mamma ha pianto sicuro, e papà, lui non si sarà fatto vedere…
Per
concludere, ti prego, ricorda una cosa;
Comunque
vada e con chiunque tu sia in questo momento,
Ci
stai riuscendo, e anche se a volte magari ti senti sola,
a
volte attraversi dei momenti difficili,
ricorda
da dove sei partita,
Proprio da
qui, dove sono io ora, seduta nella mia camera in Italia,
senza la minima idea di dove questa avventura
mi porterà.
Ripensa
a quante cose hai imparato e ripensa a quanto hai sognato tutto quello che stai
vivendo.
Cerca
di goderti a pieno ogni momento, perché queste opportunità non capitano tutti i
giorni.
Sii
grata per tutto questo, nel bene e nel male.
Non
smettere mai di crederci, perché se lo fai, beh, perso in partenza.
La
felicità non è una destinazione, ma un modo per viaggiare.
Non
te lo dimenticare.,
affronta
sempre tutto con il sorriso sulle labbra.
Fai
vedere a tutti chi sei veramente,
prenditi la libertà di essere te stessa.
Scriverlo
è molto più semplice che farlo, vero?
Però,
alla fine, basta volerlo.
Buona
fortuna, Sara.”
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